Il requisito fondamentale per procedere nel corso di questo (e dei successivi anni) è proprio questo: trattare il Bokken non come un “pezzo di legno”, ma con tutta l’attenzione e la dedizione che si riserva ad una spada vera e propria.
Sottovalutare questo aspetto è potenzialmente letale, quantomeno pericoloso: se ciò accadesse, l’allievo arriverebbe all’ultimo anno senza la cognizione del pericolo che una Katana maneggiata con imperizia o negligenza comporta.
Il Bokken andrà quindi portato e maneggiato con il rigore e la prudenza di una lama vera e propria. Equilibrio, coordinazione, scelta del tempo, conoscenza del proprio corpo, accuratezza della tecnica saranno fondamentali per poter apprendere con successo quest’arma e le varie tecniche di impiego (offensive e difensive).
In particolare nel corso di questo ultimo triennio di approdo alla Katana, l’allievo sarà instradato verso uno studio accademico più formale ed accurato, affinché, giunto alla Katana, conosca il rispetto che ad essa si deve quando, in Sala d’Armi, essa viene utilizzata per addestramento e combattimento.